Roma, 20 luglio 2025 (Agenbio) – Era stato dichiarato morto, si risveglia dopo mezz’ora e chiede delle figlie. E’ accaduto a Marina Velca, frazione di Tarquinia: dopo un arresto cardiaco e la dichiarazione di morte, un uomo di 78 anni ha riaperto gli occhi, ha parlato e ha chiesto delle figlie. Protagonista della “sindrome di Lazzaro” un uomo di 78 anni colpito da arresto cardiaco. Dopo che i sanitari hanno gettato la spugna, la chiamata all’eliambulanza Pegaso, richiesta in supporto, è stata annullata e l’anziano è stato lasciato sull’ambulanza in attesa del carro funebre. Ma dopo circa 30 minuti, tra l’incredulità dei presenti, l’uomo ha riaperto gli occhi, si è sollevato e ha chiesto delle figlie. Ora il 78enne è ricoverato in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni sono stabili. Incredulità e stupore, c’è chi grida al miracolo. In realtà la Sindrome di Lazzaro è un fenomeno ancora poco compreso. La legislazione italiana è fra le più rigide al mondo al fine di scongiurare fenomeni come quello avvenuto a Tarquinia: prevede una rianimazione spontanea dopo l’interruzione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Per dichiarare un decesso dopo arresto cardiaco, sono richiesti almeno 20 minuti di elettrocardiogramma piatto, proprio per escludere eventi come quello successo in provincia di Viterbo. In tutto il mondo sono pochissimi i casi registrati. Documentata per la prima volta nel 1982 su The Lancet, la sindrome sembra essere correlata a vari fattori: un accumulo di farmaci che agiscono in ritardo, variazioni della pressione toracica dovute alla ventilazione artificiale, oppure squilibri elettrolitici (come i livelli di potassio). (Agenbio)