Peste, la capacità di adattamento del batterio dipende da un gene 

Roma, 10 giugno 2025 (Agenbio) – Uno studio condotto dagli scienziati della McMaster University in Ontario, Canada, e dell’Istituto Pasteur in Francia ha scoperto che è stata l’evoluzione di un gene a permettere al batterio della peste di adattarsi nel corso del tempo, determinandone virulenza e tempo di sopravvivenza negli ospiti infetti. 
Per giungere ai risultati del loro studio, pubblicati su Science, i ricercatori hanno analizzato centinaia di campioni di DNA di Yersinia pestis, prelevati da vittime antiche e moderne della peste, per scovare un gene conosciuto come pla, presente in molte copie nel codice genetico dell’Y. pestis. Questo gene permette al batterio di penetrare nei linfonodi sfuggendo alla sorveglianza immunitaria e da lì di diffondersi al resto dell’organismo. Il numero totale di copie del pla risultava diminuito nei campioni risalenti alle ultime ondate pandemiche di peste. E questa diminuzione andava di pari passo con un calo del 20 per cento della letalità del batterio e con una più lunga durata dell’infezione. Ciò vuol dire che grazie a questa riduzione, gli ospiti della peste potevano vivere più a lungo e diffondere il virus per più tempo, prima di soccombere al patogeno. Quando invece il pla era presente in un alto numero di copie, la malattia risultava assai più virulenta e gli animali infettati morivano più rapidamente. (Agenbio) Etr 10.00