Roma, 15 maggio 2025 (Agenbio) – E’ necessaria una “nuova organizzazione più performante per l’oncologia”. A dirlo Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) questa mattina alla presentazione del 17/mo Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici della Federazione italiana delle Associazioni di volontariato in oncologia (Favo). Una dichiarazione che nasce dalla constatazione che il numero degli italiani che vivono dopo una diagnosi di tumore è destinato ad aumentare e questo grazie ai progressi della ricerca e si stima che sarà pari a 4 milioni nel 2030, il 7% della popolazione.
Riorganizzare il sistema oncologico diviene importante dopo le valutazioni epidemiologiche, con l’incremento dei pazienti cronici sottoposti a nuove terapie orali a domicilio, dei pazienti anziani complessi con multi-patologie e dei guariti. La Rete oncologica regionale è riconosciuta come il modello organizzativo più indicato per la presa in carico dei pazienti oncologici che presentano esigenze specifiche. Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sono risultate le Regioni più attrattive, anche per le patologie oncologiche, assorbendo il 56% dei ricavi complessivi di mobilità attiva (Agenbio) 13.00