Roma, 13 maggio 2025 (Agenbio) – Una ricerca dell’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino del Cnr (Cnr-Ias) in collaborazione con l’Istituto di studi sul Mediterraneo (Cnr-Ismed), ha analizzato la biodiversità marina a livello planctonico presente di fronte alla costa meridionale della Sicilia, nel Canale di Malta. I risultati, pubblicati sulla rivista Frontiers in Earth Science, mettono in stretta relazione l’andamento delle correnti marine superficiali con la variazione della presenza in situ della comunità ittica locale a livello larvale.
“Analizzando i campioni raccolti in 16 anni di campagne oceanografiche estive abbiamo notato un andamento ciclico per quanto riguarda la presenza di larve di pesce, che è direttamente legato all’alternanza della modalità ciclonica e anticiclonica delle correnti nel Mar Ionio. Questa alternanza è causata dal BiOS, il cosiddetto sistema bimodale adriatico-ionico, che prevede un’oscillazione delle correnti superficiali ioniche, le quali periodicamente invertono la direzione della loro circolazione”, spiega Bernardo Patti, ricercatore del Cnr-Ias e primo autore della ricerca.
“La modalità ciclonica, con il suo movimento antiorario, è in grado di intensificare la struttura frontale che caratterizza l’area di studio. Questo fenomeno, frutto dell’aumento di salinità e di densità dell’acqua che si osserva procedendo verso est, crea una sorta di barriera naturale per gli organismi trasportati dalla corrente. Ciò favorisce la ritenzione e la sopravvivenza delle larve, il cui aumento di biodiversità può essere influenzato anche da un meccanismo di trasporto proveniente dalle aree settentrionali ioniche. Al contrario, la modalità anticiclonica indebolisce la struttura frontale facilitando lo spostamento e la conseguente dispersione delle larve in mare aperto, nello Ionio, dove le condizioni oligotrofiche, caratterizzate da scarsità di nutrienti e di sostanze organiche, sono sfavorevoli allo sviluppo larvale”, conclude Patti. (Agenbio) Etr 11.00