Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, il ministro Schillaci: “percorsi formativi in tutta Italia”

Roma, 13 marzo 2025 (Agenbio) – Il caso dell’infermiere aggredito martedì scorso Giugliano in provincia di Napoli è soltanto l’ultimo in ordine di tempo. La vittima per fortuna non ha riportato lesioni. Resta tuttavia alto l’allarme rispetto alle aggressioni nei confronti del personale delle professioni sanitarie. Intanto il ministro della Salute Orazio Schillaci è intervenuto sul protocollo di prevenzione contro le aggressioni ai sanitari un protocollo “per garantire percorsi formativi omogenei in tutta Italia”.  “Nessun medico, infermiere o operatore sociosanitario dovrebbe temere per la propria incolumità mentre svolge il proprio lavoro – ha detto il ministro -. Per garantire più sicurezza a tutti gli operatori sanitari e sociosanitari abbiamo adottato misure severe e concrete, tra cui, in ultimo, l’arresto in flagranza di reato anche differita, provvedimento che ha già trovato puntuale applicazione in diversi casi di recenti aggressioni”. Nell’ultimo anno, le aziende sanitarie italiane hanno registrato un incremento del 5,5% degli episodi di aggressione ai danni del personale, consolidando una tendenza già osservata negli ultimi anni. In media, ogni azienda ha subito 116 episodi di violenza in un solo anno. In occasione della Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere ha presentato a Pisa i risultati di una survey: emerge il senso di diffusa delegittimazione del Servizio sanitario nazionale percepito in modo unanime dalle aziende sanitarie italiane. Intanto tutte le Asl hanno attivato programmi di sensibilizzazione e formazione per il personale. Sono annoverati i programmi di comunicazione con l’utenza e il rafforzamento del coordinamento con le forze dell’ordine, che hanno dimostrato un impatto positivo nella gestione delle situazioni critiche. Potenziati anche i sistemi di tutela a partire dall’assistenza legale – fornita da sei aziende su dieci – e dagli interventi di tipo organizzativo quali il cambio di reparto, l’installazione dei pulsanti di sicurezza e blocco delle porte, ma anche i percorsi di riabilitazione psicologica. (Agenbio) 10.00