Scovato un legame tra pesticidi e cancro alla prostata

Roma, 11 novembre 2024 (Agenbio) – Uno studio guidato da Simon John Christoph Soerensen, della Stanford University School of Medicine, pubblicato su CANCER, ha scoperto negli USA 22 pesticidi associati al cancro alla prostata, di cui 4 collegati anche alla mortalità per cancro alla prostata. Gli scienziati hanno condotto uno studio ambientale utilizzando un periodo di ritardo tra esposizione e incidenza del cancro alla prostata compreso tra 10 e18 anni, così da tenere conto della natura a crescita lenta della maggior parte dei tumori alla prostata. Tra i 22 pesticidi che mostravano associazioni dirette coerenti con l’incidenza del cancro alla prostata in entrambe le analisi basate sul tempo, 3 erano già associati al cancro alla prostata, tra cui il 2,4-D, uno dei pesticidi più utilizzati negli USA. I 19 pesticidi non precedentemente associati, includevano 10 erbicidi, diversi fungicidi e insetticidi e un fumigante del terreno. Quattro pesticidi che sono stati collegati all’incidenza del cancro alla prostata sono anche associati alla mortalità per cancro alla prostata: 3 erbicidi, quali trifluralin, cloransulam-metile e diflufenzopir, e un insetticida, il thiamethoxam. Solo il trifluralin è classificato dall’Environmental Protection Agency come “possibile cancerogeno per l’uomo”, gli altri 3 sono considerati “non probabilmente cancerogeni”. “La ricerca dimostra l’importanza di studiare le esposizioni ambientali, come l’uso di pesticidi, per spiegare potenzialmente alcune delle variazioni geografiche che osserviamo nell’incidenza e nei decessi per cancro alla prostata negli Stati Uniti”, ha affermato Soerensen. “Basandoci su queste scoperte, possiamo far progredire i nostri sforzi per individuare i fattori di rischio per il cancro alla prostata e ridurre il numero di uomini colpiti da questa malattia”, ha concluso Soerensen. (Agenbio) Mmo 09:00.