Sembra che il turismo italiano sia incrementato tra il 2019 e il 2023, le zone interne italiane registrano un aumento del 6,9%.
Roma, 11 novembre 2024 (Agenbio) – Il settore del turismo si è ormai ripreso dopo la crisi del Covid, che aveva di fatto bloccato, o ridotto di molto, gli spostamenti tra paesi e all’interno delle stesse regioni italiane. Tra il 2019 e il 2023, le zone interne hanno registrato un aumento degli arrivi turistici del 6,9%, rispetto all’1,3% delle altre aree del Paese, con una permanenza media di 4 notti contro le 3 delle altre destinazioni. Questo fenomeno può essere interpretato come un “EFFETTO COVID” positivo, che ha aumentato la visibilità di territori che precedentemente erano considerati poco attrattivi. In risposta a questa evoluzione delle preferenze turistiche, che risultano dai dati presentati alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum sempre più orientate verso il patrimonio culturale italiano, Unioncamere ed Isnart, in collaborazione con l’Associazione Mirabilia Network e le Camere di commercio di Campania, Basilicata e Puglia, hanno lanciato un progetto di valorizzazione turistica della “Via Appia”, recentemente inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Questo riconoscimento offre grandi opportunità per migliorare l’attrattività turistica delle aree interne delle quattro regioni coinvolte: Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, comprendendo 89 comuni. Queste zone sono così destinate a diventare una meta ambita da un tipo di turista specifico, generalmente un millennial (nel 46,4% dei casi), laureato (52,4%), con un buon potere di spesa, attratto dal patrimonio ambientale e sensibile ai temi della sostenibilità.
Secondo Loretta Credaro, presidente di Isnart: «Il patrimonio storico artistico del nostro Paese attrae in particolare una clientela internazionale (+45% nel 2023), in prevalenza giovane, particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità e ad una offerta turistica coerente con la tutela dell’ambiente e della ricchezza dei territori».
L’obiettivo è quello di favorire la destagionalizzazione e valorizzare i borghi e piccoli centri, decentrando progressivamente i flussi turistici dalle coste.
Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, ha sottolineato: «La centralità dell’arte e della cultura italiana è stata ben colta dalla rete Mirabilia che ha coinvolto 21 Camere di commercio nel comune obiettivo di potenziare il turismo culturale e le eccellenze territoriali collegate ai luoghi Unesco meno conosciuti. La fusione in fase di finalizzazione tra Mirabilia e Isnart, la consortile del sistema camerale che da oltre trent’anni analizza la filiera turistica italiana, è un passaggio importantissimo per contribuire a dare corpo alla competenza in tema di promozione e valorizzazione dei beni culturali a fini turistici attribuita alla rete camerale.
Il progetto “Appia Antica” si muove proprio in questa direzione: dare vita ad una progettualità trasversale a più territori, guidata dalle Camere di commercio, per una valorizzazione turistica di destinazioni interne del Paese basata sulla valorizzazione dei beni culturali, con una forte attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale». (Agenbio) Eleonora Caruso 9:30