Lesioni cerebrali cronica: arriva una nuova speranza dalla stimolazione

Roma, 12 dicembre 2023 (Agenbio) – Gli effetti del trauma cranico possono essere gravi, causando problemi fisici, cognitivi, emotivi e comportamentali duraturi e spesso sfociando in disfunzioni cognitive persistenti che impediscono alle persone di tornare ai loro livelli di funzionamento precedenti. E di terapie efficaci per alleviare gli effetti debilitanti delle lesioni sulle funzioni cognitive non ce ne sono. La ricerca però va avanti: in uno studio condotto da Nicholas Schiff della Weill Cornell Medicine di New York negli Stati Uniti, sono stati valutati gli effetti della stimolazione profonda del cervello. È stato preso in considerazione un ristretto gruppo composto da sei individui tutti con una storia di traumi cranici moderati o gravi. A loro è stata eseguita un’implantazione chirurgica di elettrodi in specifiche aree del talamo, utilizzando moderne tecniche di neuroimaging per individuare i circuiti neuronali con attivazione compromessa. Tale stimolazione profonda applicata a questi circuiti nel talamo non ha causato reazioni avverse gravi e ha portato a un miglioramento delle velocità di elaborazione, misurate con test cognitivi specifici che valutano l’attenzione, la velocità e flessibilità mentale, l’organizzazione spaziale, l’iter visivo, il richiamo e il riconoscimento, rispetto ai valori di base, prima dell’intervento chirurgico. Ottimisti gli autori secondo i quali la stimolazione profonda del cervello potrebbe migliorare le funzioni cognitive in persone con disabilità cognitive croniche. (Agenbio) 12:00 Des