La resistenza agli antibiotici potrebbe essere collegata all’aumento dell’inquinamento atmosferico: lo studio su The Lancet

Roma, 8 agosto 2023 (Agenbio) – Ridurre i livelli di inquinamento atmosferico dannoso potrebbe aiutare a ridurre la resistenza agli antibiotici, secondo una prima analisi globale pubblicata sulla rivista The Lancet Planetary Health. I risultati dello studio, condotto dall’Università cinese di Zhejiang, evidenziano che il controllo dell’inquinamento atmosferico potrebbe ridurre notevolmente i decessi e i costi economici derivanti da infezioni resistenti agli antibiotici.

Sebbene l’uso improprio e l’uso eccessivo di antibiotici siano i principali motori della resistenza, le prove suggeriscono che il particolato PM2.5 può contenere batteri resistenti e geni di resistenza, che possono essere trasferiti da un ambiente all’altro e inalati direttamente dall’uomo.

I risultati indicano che la resistenza agli antibiotici aumenta con il PM2,5, con ogni aumento dell’1% dell’inquinamento atmosferico associato a un aumento della resistenza agli antibiotici compreso tra lo 0,5 e l’1,9%, a seconda dell’agente patogeno, con un’associazione rafforzata nel tempo. I livelli più alti di resistenza si trovano in Nord Africa, Medio Oriente e Asia meridionale.  (Agenbio) Cdm 11:00.