L’Intelligenza artificiale scova il Parkinson dal respiro

Roma, 16 settembre 2022 (Agonb) – Pubblicato su Nature Medicine lo studio condotto dal team di ricerca del MIT che ha sviluppato un modello di IA capace di rilevare il morbo di Parkinson dalla respirazione notturna di una persona. Si tratta di una rete neurale, una serie di algoritmi collegati che imitano il modo in cui funziona un cervello umano, capace di valutare se qualcuno ha il Parkinson dalla sua respirazione, oltre a valutarne la gravità e tracciare la progressione della malattia nel tempo. I ricercatori hanno studiato il potenziale di rilevamento del Parkinson utilizzando il liquido cerebrospinale e la neuro-imaging, metodi invasivi, costosi che richiedono l’accesso a centri medici specializzati, che perciò li rende inadatti a test frequenti. I ricercatori del MIT hanno dimostrato che la valutazione da parte dell’IA del Parkinson può essere eseguita ogni notte a casa mentre la persona dorme e senza toccare il corpo. Hanno sviluppato un dispositivo simile ad un router Wi-Fi che emette segnali radio, analizza i loro riflessi dall’ambiente circostante ed estrae gli schemi respiratori del soggetto senza alcun effetto corporeo. Il segnale respiratorio viene inviato alla rete neurale per valutare la presenza del Parkinson in modo passivo e non è necessario alcuno sforzo da parte del paziente. “Una relazione tra il morbo di Parkinson e la respirazione è stata notata già nel 1817, nel lavoro del dottor James Parkinson. Questo ci ha motivato a considerare il potenziale di rilevamento della malattia dalla respirazione”, afferma Dina Katabi a capo del team “Alcuni studi medici hanno dimostrato che i sintomi respiratori si manifestano anni prima dei sintomi motori, il che significa che gli attributi respiratori potrebbero essere promettenti per la valutazione del rischio di Parkinson”. (Agonb) Mmo 12:00