La fatica mentale segnale d’allarme per preservare il cervello

Roma, 17 agosto 2022 (Agonb) – Chi svolge un lavoro mentale lo ha sempre saputo, ma adesso c’è anche la conferma di uno studio: pensare stanca. Il lavoro intellettuale pesa sul cervello e la fatica che ne deriva è il campanello d’allarme che serve a comprendere che è arrivato il momento di smettere di lavorare, preoccupandosi di preservare l’integrità del funzionamento cerebrale. A dirlo sono i risultati di una ricerca condotta da un team di esperti dell’Università della Salpêtrière di Parigi, che ha esaminato gli effetti di una dura giornata di ragionamenti. Dai risultati, pubblicati sulle pagine della rivista specializzata “Current Biology”, è emerso che un’intensa e prolungata attività mentale potrebbe causare l’accumulo di sostanze potenzialmente tossiche, come il glutammato, in un’area del cervello nota come corteccia prefrontale. Questo fenomeno renderebbe il controllo cognitivo più complicato dopo una giornata lavorativa dura dal punto di vista mentale. (Agonb) Des 9:00