Con isolamento sociale +26% rischio di ammalarsi di demenza

Roma, 30 giugno 2022 (Agonb) – Una recente indagine svolta in Italia, ha riportato che un terzo delle persone con demenza o deterioramento cognitivo ha avuto un sostanziale aggravamento delle proprie condizioni durante il primo mese di lockdown e più della metà un peggioramento nell’agitazione, apatia e depressione.
La pandemia e l’isolamento sociale ancora più devastante hanno aumentato il rischio di demenza del 26% ed è stato associato a lesioni cerebrali in aree neurali critiche. Abilità cognitive. È stato rivelato da uno studio condotto su più di 462.000 individui e pubblicato sulla rivista Neurology. Questi sono il risultato della cooperazione internazionale tra scienziati della Fudan University,Cambridge UniversityeUniversity of Warwick. “L’isolamento sociale è un problema di salute pubblica grave ma poco riconosciuto, spesso associato all’invecchiamento”, ha affermato un autore della ricerca presso la Fudan University di Shanghai   Jianfeng Feng afferma. “Nel contesto della pandemia di COVID-19, l’isolamento sociale è in aumento”, aggiunge. Il sondaggio ha intervistato 462.619 persone in tutto il Regno Unito, con un’età media di 57 all’inizio del sondaggio. Le persone sono state seguite per quasi 12 anni durante il periodo pre-pandemia. Di questi, 41.886, ovvero il 9% del campione, ha dichiarato di essere socialmente isolato e 29.036, ovvero il 6%, ha affermato di sentirsi solo. Durante lo studio, 4.998 persone hanno sviluppato demenza. Per stimare il grado di isolamento sociale per ciascuno, i ricercatori hanno chiesto se gli intervistati vivevano con altri, ricevevano almeno visite mensili da amici e familiari, riunioni, volontari, ecc. È stato chiesto se partecipassero ad almeno un’attività sociale. A settimana. I ricercatori hanno scoperto che coloro che hanno risposto negativamente ad almeno due domande sono socialmente isolati. Delle 41.886 persone socialmente isolate, 649 hanno sviluppato demenza., 4.349 su 420.733 persone non socialmente isolate, ovvero l’1,03%. Inoltre, insieme ad altri fattori di influenza, è stato riscontrato che individui socialmente isolati hanno volumi di materia grigia cerebrale inferiori in varie regioni neurali. Le persone socialmente isolate avevano il 26% in più di probabilità di avere la demenza rispetto a quelle che non lo erano. (Agonb) Matteo Piccirilli 9:00