Quando il cervello vede un volto familiare: ecco come l’azione dell’occhio innesca le onde cerebrali per aiutare a ricordare informazioni socialmente importanti

Roma, 23 marzo 2022 (Agonb) – Scoperte nuove informazioni su come l’area del cervello responsabile della memoria viene attivata quando gli occhi si fermano su un volto piuttosto che su un altro oggetto o immagine: a svelarlo è uno studio condotto dal Cedars-Sinai Medical Center e pubblicato sulla rivista Science Advances.

I ricercatori hanno scoperto che quando gli occhi si posano su un viso, alcune cellule dell’amigdala, una parte del cervello che elabora le informazioni sociali, reagiscono e attivano l’attività di creazione della memoria. Per condurre i loro esperimenti, i ricercatori hanno lavorato con 13 pazienti affetti da epilessia a cui erano stati impiantati elettrodi nel cervello per aiutare a determinare il punto focale delle convulsioni. Gli elettrodi hanno anche consentito ai ricercatori di registrare l’attività dei singoli neuroni all’interno del cervello. Nel farlo, i ricercatori hanno tracciato la posizione degli occhi dei soggetti utilizzando una fotocamera per determinare dove stavano guardando sullo schermo.

Hanno anche registrato l’attività delle onde theta, un tipo distinto di onde cerebrali elettriche create nell’ippocampo e fondamentali per elaborare le informazioni e formare ricordi. Gli investigatori hanno scoperto che solo ogni volta che gli occhi dei partecipanti stavano per incappare su un volto umano alcune cellule dell’amigdala si “infiammavano”. E ogni volta che queste “cellule facciali” si attivavano, lo schema delle onde theta nell’ippocampo si ripristinava o si riavviava. (Agonb) Cdm 13:00.