L’esposizione a sostanze chimiche comuni e una dieta ricca di grassi portano il metabolismo delle cellule della prostata a uno stato pro-cancro

Roma, 24 novembre 2021 (Agonb) – Sono sostanze chimiche sintetiche molto utilizzate in involucri per alimenti, pentole antiaderenti e molti altri oggetti di uso comune: noti in sigla come PFAS, le sostanze perfluoro alchiliche sembrano riprogrammare il metabolismo delle cellule prostatiche umane benigne e maligne verso uno stato più efficiente dal punto di vista energetico, che consente alle cellule di proliferare a una velocità tre volte superiore a quella delle cellule non esposte.

Tuttavia, il consumo di una dieta ricca di grassi ha accelerato significativamente lo sviluppo di tumori: l’osservazione arriva da uno studio della University of ‘Illinois Urbana-Champaign e dell’Università di Chicago pubblicato su Nutrients.

“I nostri dati suggeriscono che l’esposizione a PFAS sinergizza con il grasso alimentare per attivare il gene che codifica le proteine PPARa (Peroxisome proliferator-activated receptor alpha), alterando il metabolismo delle cellule in modi che aumentano il rischio cancerogeno nelle cellule normali della prostata mentre guidano la progressione del tumore nelle cellule maligne”, ha affermato l’autore principale Zeynep Madak-Erdogan. Lo studio è il primo a far luce sulle interazioni sinergiche di PFAS e grasso alimentare e sui cambiamenti metabolici che convertono le cellule prostatiche benigne in uno stato maligno, innescando tumori in rapida crescita. (Agonb) Cdm 10:30.