Alzheimer: scoperto collegamento con integrità sostanza bianca

Roma, 31 ottobre 2021 (Agonb) – Secondo un recente studio, l’integrità strutturale della sostanza bianca del cervello, misurata con una tecnica avanzata di risonanza magnetica, è inferiore nelle persone cognitivamente normali portatrici di una mutazione genetica associata all’Alzheimer rispetto ai non portatori.

Lo ha scoperto uno studio, pubblicato sulla rivista Radiology, condotto dagli scienziati del MetroHealth Medical Center di Cleveland della Duke University che hanno utilizzato una tecnica avanzata per valutare l’integrità della sostanza bianca del cervello.

I ricercatori hanno affermato che i risultati mostrano come le tecniche di imaging possano aiutare a comprendere i primi cambiamenti strutturali nel cervello, prima che i sintomi della demenza diventino evidenti.

Hanno  utilizzato i dati del Dominantly Inherited Alzheimer Network (DIAN) per confrontare i portatori della mutazione con i non portatori, e vedere se sono presenti cambiamenti nella connettività strutturale. I partecipanti allo studio includevano 30 portatori di mutazioni, età media 34 anni, e 38 non portatori, età media 37.

L’analisi ha mostrato che i portatori di mutazioni avevano una connettività strutturale inferiore nella rete di controllo frontoparietale, che collega le aree principalmente nei lobi parietali e frontali, due regioni note per essere coinvolte nell’Alzheimer.

I risultati mostrano che per i portatori di mutazioni, l’efficienza globale diminuirebbe in modo significativo man mano che si avvicinano all’età stimata di insorgenza dei sintomi.

Questo mostra il potenziale della risonanza magnetica, come strumento di valutazione nei pazienti che sono considerati a rischio di Alzheimer prima che sviluppino i sintomi. L’uso di queste tecniche avanzate di risonanza magnetica potrebbe aiutare a perfezionare ulteriormente l’identificazione dei pazienti a rischio.

L’identificazione e il trattamento tempestivi rappresentano una strada più promettente per prevenire, o almeno ritardare, l’insorgenza della demenza. (Agonb) Matteo Piccirilli 9:00