Dieta mediterranea migliora funzioni cognitive e memoria

Roma, 29 settembre 2021 (AgOnb) – Lo studio, degli scienziati di Farmacologia Integrata e Neuroscienze dei Sistemi all’Istituto Hospital del Mar, dell’Istituto biomedico di Ricerca di Bellvitge (IDIBELL), insieme alle Università di Valencia e Navarra, pubblicato su Clinical Nutrition, spiega come la dieta mediterranea, ricca di alimenti genuini, possa impattare positivamente sulla salute cardiovascolare, ritardare o prevenire il deterioramento cognitivo legato all’invecchiamento, incrementare le funzioni cognitive e migliorare la memoria. Il team ha coinvolto 487 volontari, età media di 65 anni, seguendoli per circa 3 anni, nel programma PREDIMED-PLUS, uno studio volto ad analizzare gli effetti della dieta mediterranea tradizionale con restrizioni energetiche e aggiunta di attività fisica. All’inizio i partecipanti manifestavano obesità, sovrappeso e soddisfacevano almeno 3 criteri della sindrome metabolica. Tramite test neuropsicologici si è valutato lo stato cognitivo della coorte di studio, valutando le prestazioni e le funzioni cognitive, la capacità di ragionamento, la memoria, l’attenzione e le abilità decisionali. In questi 3 anni, chi non aveva seguito alcuna indicazione alimentare riscontrava una diminuzione dei risultati sulla cognizione dello 0,4 %, e sulla memoria dello 0,1 %. Chi seguiva una dieta mediterranea, invece, registrava miglioramenti dello 0,6 % e dello 0,9%. “Questo lavoro dimostra i benefici della dieta mediterranea” – afferma Natalia Soldevila-Domenech, prima firma dello studio – “ma abbiamo riscontrato una significativa variabilità nei risultati. Le donne, le persone più anziane, gli individui con un livello di istruzione inferiore e i pazienti con diabete di tipo 2, sono associati a benefici minori derivanti dalla dieta mediterranea”. “I nostri risultati” – commenta Rafael de la Torre, coautore – “potrebbero aiutare a identificare i gruppi con maggiore difficoltà a subire gli effetti positivi di interventi sullo stile di vita. In questo modo sarà più semplice adottare linee guida personalizzate in grado di prevenire il deterioramento cognitivo”. (AgOnb) Mmo 10:00