Terapia fotodinamica profonda: un farmaco intelligente con luce incorporata può trattare il cancro

Roma, 10 settembre 2021 (Agonb) – Una nuova forma di terapia tumorale fotodinamica per il trattamento dei tumori profondi che funziona senza irradiazione esterna è stata sviluppata da un team di ricerca cinese. La fonte di luce è incorporata nel farmaco e viene “accesa” selettivamente nel microambiente dei tumori, come riportato su Angewandte Chemie. Nella terapia fotodinamica classica viene somministrato un fotosensibilizzatore, quindi la regione in cui si trova il tumore viene irradiata con la luce. Il fotosensibilizzatore è eccitato dalla luce e trasferisce parte dell’energia assorbita alle molecole di ossigeno, dando luogo a specie reattive dell’ossigeno che distruggono le cellule tumorali. A causa della limitata profondità di penetrazione della luce visibile o UV necessaria nei tessuti, però, questo metodo è utile solo per i tumori poco profondi.

Un team guidato da Xiaolian Sun (China Pharmaceutical University, Nanjing) e Guoqiang Shao (Nanjing Medical University) ha ora sviluppato una nuova terapia fotodinamica del tumore che funziona anche per i tumori profondi: non necessita di irradiazione esterna perché il fotosensibilizzatore porta con sé la propria “lampada” e la “accende” da solo una volta raggiunto il tumore. Questo farmaco “intelligente” è costituito da quattro componenti legati in un’unica molecola: un fotosensibilizzatore (pyropheophorbide-a), un sensore di pH (gruppo diisopropilammino), un polimero (polietilenglicole) e la “lampada” (l’aminoacido tirosina che trasporta un isotopo iodio-131 radioattivo). Ai valori di pH che si trovano nei tessuti sani, le molecole sono strettamente aggregate in nanoparticelle.

In questa forma compatta, l’“irradiazione” è spenta e il farmaco non ha effetto. Tuttavia, il tessuto tumorale ha un valore di pH leggermente più acido: è grazie a questo ambiente che il sensore di pH cambia struttura e le nanoparticelle si sfaldano, così da attivare l’irradiazione e formare specie reattive dell’ossigeno che uccidono le cellule tumorali. Nelle colture cellulari e nei modelli animali, il nuovo farmaco ha dimostrato una potente inibizione del tumore con bassa tossicità e minimi effetti collaterali sui tessuti sani. (Agonb) Cdm 12:00.