Via libera al caffè: un consumo moderato non genera aritmia

Roma, 4 agosto 2021 (Agonb) – Con un campione di oltre 380mila persone, si tratta del più grande studio del suo genere sui legami tra assunzione di caffè e aritmie: una ricerca condotta della University of California – San Francisco, pubblicata su JAMA Internal Medicine, non ha trovato prove che il consumo moderato di caffè possa causare aritmia cardiaca. “Il caffè è la principale fonte di caffeina per la maggior parte delle persone e ha la reputazione di causare o esacerbare le aritmie – ha affermato l’autore senior Gregory Marcus, professore di medicina presso la Divisione di Cardiologia dell’UCSF -. Ma non abbiamo trovato prove che il suo consumo di caffeina porti a un maggior rischio”.

Il team ha provato a verificare se l’assunzione abituale di caffè possa essere associata a un rischio di aritmia e se le varianti genetiche che influenzano il metabolismo della caffeina possano modificare tale associazione. L’indagine è stata condotta tramite la UK Biobank, uno studio prospettico sui partecipanti ai servizi sanitari nazionali dell’Inghilterra: hanno preso parte circa 386.258 bevitori di caffè, con un’età media di 56 anni e con un follow-up di quattro anni; poco più della metà erano femmine.

“Il nostro studio fornisce rassicurazione sul fatto che i divieti comuni contro la caffeina per ridurre il rischio di aritmia sono probabilmente ingiustificati”, ha precisato Marcus, che ha sottolineato come non sia stata osservata alcuna evidenza di un aumento del rischio di aritmie tra coloro geneticamente predisposti a metabolizzare la caffeina in modo diverso. E non è tutto: “Le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie del caffè – hanno aggiunto gli scienziati – possono svolgere un ruolo e alcune proprietà della caffeina potrebbero essere protettive contro alcune aritmie”. (Agonb) Cdm 11:00.