Umbria, nasce il Coordinamento regionale delle professioni sanitarie

Per la prima volta, in Umbria, i rappresentanti degli Ordini di Perugia e Terni dei Medici, dei Biologi, dei Veterinari, degli Infermieri, delle Ostetriche, dei Farmacisti, degli Psicologi e dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, si sono riuniti in videoconferenza per fare il punto della situazione dopo i difficili mesi segnati dalla pandemia e per gettare le basi di una futura collaborazione. Come primo atto, è stata decisa la costituzione di un Coordinamento regionale delle Professioni Sanitarie, composto dai presidenti degli Ordini delle professioni sanitarie della Regione dell’Umbria. Compito primario della speciale “task-force”, concepita quale organo tecnico professionale, forte della multidisciplinarietà, della competenza tecnica e della conoscenza del valore dei propri professionisti iscritti (oltre 15mila): salvaguardare la salute dei cittadini. Insomma: “una sorta di forum, un luogo di confronto aperto e del dibattito attraverso il quale elaborare strategie ed azioni comuni in tema di sanità, nonché l’occasione per poter svolgere attività sul territorio, ciascuno con le proprie rispettive speciali competenze, in stretta sinergia e assonanza con tutti quanti i rappresentanti degli ordini delle professioni sanitarie della regione Umbria” è il commento della dott.ssa Stefania Papa, consigliere dell’Ordine nazionale dei Biologi di cui è anche delegata per le regioni Umbria e Toscana. E non è finita qui. Un accorato appello, infatti, è stato lanciato dai professionisti sanitari umbri del Coordinamento alle Istituzioni regionali affinché le loro competenze tecniche professionali vengano coinvolte direttamente nell’adozione delle strategie e delle scelte sanitarie regionali. A tal proposito i presidenti degli Ordini delle professioni sanitarie hanno inviato una lettera alla governatrice Tesei, all’assessore alla Sanità Coletto, al direttore generale “Salute e Welfare” Braganti, al commissario regionale per l’Emergenza D’Angelo, alla dirigente del servizio di Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare Ricci e, per conoscenza, a tutti i consiglieri regionali, per chiedere, formalmente, l’istituzione della Consulta delle Professioni Sanitarie e Socio-Sanitarie, un organo consultivo permanente da insediare in seno alla Regione dell’Umbria.
“Si tratta di un’iniziativa – spiegano i presidenti – peraltro già adottata a livello nazionale (D.M. 7 gennaio 2020) con le Federazioni degli Ordini delle Professioni Sanitarie nonché in alcune regioni italiane, in grado di fare la differenza in un momento storico così delicato per il Sistema Sanitario Nazionale e Regionale, messo a dura prova dalla pandemia. Siamo convinti che i campi di conoscenza, sia tecnica che scientifica, che le nostre professioni detengono siano in grado di produrre maggiori risultati agendo in rete, e dunque in team, nell’ambito di un confronto costante e costruttivo”.
“Crediamo che sia giunto il momento di far fare alla nostra sanità un salto di qualità, adottando un nuovo paradigma sanitario che sia in grado di offrire agli utenti soluzioni e risposte sempre più adatte alle loro rinnovate esigenze di salute. Gli ordini delle professioni sanitarie di Perugia e di Terni sono pronti a fare la loro parte, mettendo a disposizione delle Istituzioni locali i ‘know how’ delle loro professionalità per il benessere collettivo. Attendiamo fiduciosi una risposta delle Istituzioni regionali a stretto giro” concludono i presidenti.

Costituzione del Coordinamento: il comunicato

La lettera per chiedere l’istituzione della Consulta