Il futuro della biodiversità è nelle foreste vetuste

Roma, 24 marzo 2021 (AgOnb) – Ripartire da boschi e foreste vetuste. Continua la campagna ReNature lanciata dal WWF con l’obiettivo di recuperare i boschi primari e vetusti. «Sta nella conoscenza e nella conservazione dei boschi vetusti la chiave per custodire la biodiversità forestale italiana. Le foreste primarie e secolari sono infatti ecosistemi, ricchi di una molteplicità di forme di vita rare e preziose, capaci di immagazzinare grandi quantità di carbonio, trattenendolo nel legno e nelle radici, contribuendo così alla lotta ai cambiamenti climatici» scrive l’associazione ambientalista che in occasione dell’International Forest Day, la Giornata Internazionale dedicata alle foreste, ha rilanciato l’appello a sostenere l’obiettivo che si è posta anche l’Unione Europea  con la “Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030” per riconoscere  esplicitamente il valore intrinseco delle foreste primarie e delle foreste vetuste e la necessità di proteggerle.  La campagna ReNature si pone l’obiettivo di restaurare e “riconnettere” almeno il 15% di territorio italiano, «concentrandosi sugli ecosistemi con un elevato potenziale di stoccaggio del carbonio e su quelli che contribuiscono alla mitigazione delle inondazioni e alla prevenzione degli incendi e del dissesto idrogeologico, come foreste, zone umide, fiumi e aree costiere». (AgOnb) Gta 12:30