Investimenti sulla figura delle ostetriche potrebbero salvare 4,3 milioni di vite all’anno entro il 2035

Roma, 7 dicembre 2020 (Agonb) – Circa due terzi delle morti materne, delle morti neonatali e dei nati morti potrebbero essere prevenuti entro il 2035 se l’attuale livello di assistenza sanitaria professionale delle ostetriche venisse ampliato fino a un punto tale da consentire una serie di interventi come la pianificazione familiare, la gestione del diabete, il parto assistito.

Con risultati significativi: ridurre le morti materne del 67%, le morti neonatali del 64% e le morti di feti morti del 65%. Ciò potrebbe equivalere a salvare 4,3 milioni di vite all’anno entro il 2035. Secondo questo nuovo studio, guidato da Andrea Nove di Novametrics Ltd. e pubblicato su The Lancet Global Health, anche un modesto aumento della predisposizione di cure da parte delle ostetriche (10% ogni cinque anni) basterebbe ad evitare circa un quinto delle morti materne e neonatali e il 14% dei nati morti a livello globale entro il 2035.

Maggiori investimenti nei paesi a reddito medio-basso potrebbero migliorare la sopravvivenza di madri e bambini ma, per realizzare questo potenziale, le ostetriche hanno bisogno di una formazione sufficiente, di far parte di un team di supporto e qualificato e di lavorare in un ambiente con forniture mediche e servizi igienico-sanitari adeguati. (Agonb) Cdm 09:30.