L’impronta digitale del tumore scovata dalla luce laser

Roma, 4 novembre 2020 (AgOnb) – Condotto dal Politecnico di Milano il progetto ‘Vibra’ (Very fast Imaging by Broadband coherent Raman) che ha dato vita ad un microscopio capace di identificare con la luce laser le cellule del tumore. «Oggi l’identificazione dei tumori e di altre malattie si basa sul giudizio soggettivo di un patologo che ispeziona visivamente il tessuto sotto un microscopio – spiega Dario Polli, Professore di Fisica al Politecnico di Milano e responsabile scientifico del progetto -. Il nostro microscopio ottico è in grado di visualizzare rapidamente il contenuto chimico di un campione biologico, per identificare le cellule malate nella biopsia umana: è preciso, affidabile, non invasivo e può guidare il lavoro del chirurgo in tempo reale». Grazie a sofisticate tecniche laser che generano impulsi di luce ultra brevi inoltre «è stato possibile registrare l’impronta digitale delle molecole che costituiscono la materia. Ogni molecola – prosegue Polli – è riconoscibile dal ‘suono’ che emette quando vibra». Si è potuto così mappare la concentrazione dei vari costituenti della materia e creare dettagliate mappe tridimensionali di cellule e tessuti. «I risultati ottenuti – conclude Polli – avranno un grande impatto in biologia e medicina: permetteranno di visualizzare le proprietà dei campioni organici con grande specificità bio-chimica, sia per lo studio dei meccanismi cellulari alla base di varie patologie, sia per l’identificazione automatica dei tumori nelle biopsie, con un grado di accuratezza e riproducibilità migliore di quanto non si possa fare oggi». (AgOnb) Mmo 9:30