Il mondo fallisce l’obiettivo comune di fermare la distruzione della natura, il rapporto dell’Onu

Roma, 22 settembre 2020 (AgOnb) – Stiamo fallendo, nonostante buoni propositi e impegno, nella lotta per la conservazione della natura e per preservare la biodiversità. Negli ultimi dieci anni abbiamo centrato solo 6 obiettivi su 20 di quelli che ci siamo prefissati: numerose specie continuano ad essere in declino e le attività antropiche incidono ancora in maniera troppo significativa sulla perdita di biodiversità. Ad affermarlo è il nuovo report Global Biodiversity Outlook 5 (GBO-5), pubblicato dall’Onu. La relazione fa luce sui pochi progressi fatti finora rispetto ai venti obiettivi concordati nel 2010 e oggi scaduti. Ad oggi il 44% delle aree ricche di biodiversità e considerate fondamentali è protetto, ma i governi del mondo non sono riusciti a salvaguardare il 17% delle aree occupate da acque e il 10% degli habitat marini. Dal 2000, per fortuna, la protezione di biodiversità è comunque aumentata del 29%. L’obiettivo chiave, ovvero dimezzare la perdita di habitat naturali e di foreste, non è però stato centrato. Anche le aree selvagge e le zone umide continuano ad essere minacciate. Secondo il Wwf in 50 anni abbiamo perso due terzi della fauna selvatica mondiale per un declino generale che costerà al mondo 480 miliardi di dollari all’anno. (AgOnb) Gta 9:30