Spacchettare le immunotossine per aggredire con efficacia le cellule tumorali

Roma, 4 settembre 2020 (Agonb) – Una ricerca della Ohio State University suggerisce che la parcellizzazione di un farmaco antitumorale e la diffusione mirata delle parti alle cellule cancerose potrebbe ridurre gli effetti collaterali pericolosi e proteggere le cellule sane. Nella ricerca per le cure contro il cancro, «il problema non è uccidere le cellule sane – ha detto Dmitri Kudryashov, professore di chimica presso la Ohio State University e autore senior dello studio -, ciò che è difficile è uccidere solo le cellule tumorali e nient’altro».

La ricerca, pubblicata sulla rivista “PNAS”, suggerisce che la divisione delle immunotossine in due parti inattive potrebbe rivelarsi utile a futuri trattamenti mirati dei tumori. La chiave della sperimentazione sta nella verifica che, una volta separate, le parti che compongono le immunotossine (la sostanza immunitaria e la sostanza tossica) non risultano dannose. L’obiettivo è farle arrivare separatamente alla cellula tumorale e a quel punto farle ricombinare nella molecola originale, capace così di aggredire il cancro. (Agonb) Slo 11:30.