Riparte Goletta Verde. Come sarà l’esame delle acque quest’anno

Roma, 7 luglio 2020 (AgOnb) – Per il 2020 Legambiente punta su “citizen science” e territorialità a difesa delle acque e delle coste italiane, e vedrà coinvolti centinaia di volontari che sono già al lavoro. Campionamenti e analisi microbiologiche saranno eseguiti da tecnici locali affiancati da volontari: Legambiente si occuperà di formarli. Si riparte dai risultati dei campionamenti del 2019, i dati del dossier Mare Monstrum evidenziano un’aggressione all’ecosistema marino che non concede deroghe agli impegni sul fronte ambientale. I reati maggiori sono legati al ciclo del cemento (il 42,5% del totale), con la Campania in testa alla classifica. Le perle del Mediterraneo sono costantemente preda di abusi, che non risparmiano posti idrogeologicamente fragili come Ischia; mentre in Sicilia Legambiente si sta battendo contro un possibile condono. Altro problema evidenziato è il mare inquinato, legato al problema depuratori: dati Istat, il 44% circa dei Comuni italiani è dotato di impianti di depurazione conformi. In 342 comuni non esistono proprio: maggiori criticità in Sicilia, Calabria e Campania. L’inquinamento che ne deriva ha registrato 7.813 infrazioni nel 2019, di cui il 33,1% a danno del mare. Segue la pesca illegale (22%), dove comanda la Sicilia. Sarà fondamentale come sempre il contributo dei cittadini per il monitoraggio delle acque inquinate che potranno segnalare attraverso SOS GOLETTA, situazioni sospette di inquinamento, per consentire a Legambiente e ai suoi Centri di azione giuridica di valutare la denuncia alle autorità. Nasce poi la sfida social #GolettaChallenge: dove s’invita a ripulire dai rifiuti anche solo pezzettini di spiaggia e condividere la foto sui social, taggando tre o più amici a fare altrettanto. (AgOnb) Mmo 9:30