Il mare che verrà

Roma, 8 maggio 2020 (Agonb) – Pubblicati sulla rivista Marine Mediterranean Science, i risultati di uno studio italiano, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Biologia ambientale della Sapienza e la Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli. Gli studiosi hanno osservato e valutato gli effetti della acidificazione delle acque sulla “Posidonia oceanica” una pianta marina elemento chiave per la conservazione degli ecosistemi, sita lungo le coste di Ischia, uno degli ecosistemi costieri più ricchi e importanti del nostro mare. Lo studio evidenzia come una sostanziale alterazione dei livelli di acidità delle acque generi una serie di effetti a cascata che potrebbero compromettere l’intero ecosistema. Questi risultati hanno una valenza anche per altre aree geografiche e sistemi ecologici marini e saranno applicabili e generalizzabili su ampia scala. L’aumento dell’anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera è dovuta in primis alla deforestazione, all’uso di combustili fossili e di altre emissioni di natura antropica, e produce effetti devastanti anche sugli oceani. Il mare assorbe CO2 dall’atmosfera, ma una maggiore concentrazione di questo composto innesca una serie di reazioni chimiche che riducono il pH dell’acqua, aumentandone l’acidità. Ciò causa impatti diffusi che potrebbero compromettere il ruolo ecologico e le funzionalità di interi ecosistemi. (Agonb) Mmo 11:00.