I pesci “cugini” di Nemo usano la luce ultravioletta per trovare amici e cibo

Roma, 15 novembre 2019 (Agonb) – Alla ricerca degli incredibili “cugini” di Nemo. Una specie molto vicina a quella del famoso pesce pagliaccio di “Alla ricerca di Nemo” ha una caratteristica davvero particolare: riesce a percepire la luce ultravioletta. Cercando e studiando questi pesci i ricercatori dell’University of Queensland Brain Institute e dell’University of Maryland hanno osservato come l’Amphiprion akindynos, una sorta di cugino molto simile al pesce pagliaccio, sia dotato di alcune caratteristiche particolari. Come ha spiegato il dottor Fabio Cortesi sono stati esaminati in dettaglio i geni legati alla vista e le proteine che essi codificano per poi capire, attraverso le strutture anatomiche, cosa questi pesci possono vedere. Si è scoperto che le strutture anatomiche e molecolari degli occhi dell’Amphiprion akindynos gli permettono di percepire la luce ultravioletta che ha una lunghezza d’onda compresa tra la radiazione visibile ed i raggi X. Questo pesce che vive poco sotto la superficie marina dove le radiazioni UV non vengono ancora assorbite completamente, riesce così sia a vivere in simbiosi con le anemoni (che hanno proprio bisogno di UV) sia a individuare facilmente lo zooplancton che, ai loro occhi, spicca luminoso. Infine, grazie a questa capacità, possono riconoscere più facilmente i loro simili e comunicare con loro. (Agonb) Gta 15:12.