Inquinamento, la Cina inverte la tendenza negativa sulle emissioni delle centrali elettriche

Roma, 10 ottobre 2019 (Agonb) – La Cina è una superpotenza economica e demografica che negli ultimi dieci anni ha avuto uno sviluppo industriale verticale, con conseguenti effetti collaterali dovuti all’inquinamento. Tuttavia, dal 2014 ha introdotto una nuova strategia di emissioni ultrabasse (Ule) per rinnovare le centrali elettriche a carbone, preservando maggiormente l’atmosfera. Lo standard Ule punta, infatti a limitare le emissioni di anidride solforosa, monossido di azoto e particolato rispettivamente a 35, 50 e 10 milligrammi per metro cubo.

Uno studio dalla University College London, pubblicato sulla rivista Nature Energy, conferma l’inversione di tendenza dell’inquinamento in Cina proprio dal 2014 al 2017. In questo lasso di tempo, le emissioni di anidride solforosa, monossido di azoto e particolato delle centrali elettriche sono diminuite rispettivamente del 65%, del 60% e del 72% all’anno, passando da 2,21, 3,11 e 0,52 milioni di tonnellate nel 2014 a 0,77, 1,26 e 0,14 milioni di tonnellate nel 2017, conformemente agli standard Ule. (Agonb) Ffr 09:30.