Roma, 8 ago. 2019 (Agonb) – Buone notizie sul versante dell’inquinamento ambientale. Uno studio dell’Università degli Studi di Milano e dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, pubblicato su Atmospheric Environment, ha stabilito che negli ultimi quarant’anni l’atmosfera in Italia è diventata più limpida.
I ricercatori della Statale e del Cnr-Isac hanno utilizzato i dati di una variabile meteorologica che non era mai stata studiata in modo esaustivo in Italia, cioè la visibilità orizzontale in atmosfera, molto condizionata dal livello di inquinamento atmosferico. La visibilità orizzontale è importante in diversi ambiti tra cui quello del traffico aereo, tanto da venire monitorata continuamente da molti decenni in tutte le stazioni del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, dove un operatore addestrato valuta, mediante una serie di riferimenti, quale è la massima distanza alla quale un oggetto risulta visibile.
Nella ricerca viene discussa l’evoluzione della frequenza delle giornate con “atmosfera limpida” (ovvero con visibilità superiore a 10 e a 20 chilometri) in varie aree del territorio italiano nel periodo 1951-2017. Questa frequenza è cambiata fortemente in tutte le aree considerate e i cambiamenti più grandi si sono avuti nelle aree più inquinate del Paese tanto che, in zone come il bacino padano, la frequenza dei giorni con visibilità sopra i 10 o i 20 chilometri è più che raddoppiata negli ultimi 40 anni.
«Le analisi effettuate – dice Maurizio Maugeri, docente di Fisica dell’atmosfera all’Università di Milano – hanno messo in evidenza in modo molto efficace il grande successo che si è avuto in Italia sul fronte della lotta all’inquinamento atmosferico. Tuttavia, non dobbiamo scordare che si può e si deve fare ancora di più per completare il percorso di risanamento che i dati di visibilità in atmosfera documentano in modo così efficace». (Agonb) Ffr 09:30.