Il ritiro dei ghiacciai italiani delle Alpi in uno studio del Cnr

Roma, 20 giu. 2019 (Agonb) – Come è noto, anche in Italia i ghiacciai sono in pericolo. Adesso arrivano valutazioni più dettagliate del fenomeno. Un nuovo studio del Consiglio nazionale delle ricerche, realizzato dagli Istituti di scienze marine (Cnr-Ismar) e dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Cnr-Isac), pubblicato sul Journal of Glaciology, stima una forte riduzione di lunghezza, entro il 2100, dei ghiacciai del settore più settentrionale delle Alpi italiane (versante italiano dei Tauri occidentali), a cavallo con l’Austria.

«Si tratta di 46 ghiacciai, di cui solo sette con una superficie maggiore di un chilometro quadrato, prevalentemente di tipo montano, condizionati dalla morfologia dei versanti su cui giacciono e privi di una lingua valliva. E, in misura minore, di ghiacciai di tipo vallivo, caratterizzati da una zona di accumulo definita e da una lingua di ghiaccio che si allunga verso il fondovalle» spiega Rossana Serandrei-Barbero, che insieme a Sandra Donnici ha analizzato i dati glaciologici. «Quelli presenti oggi – aggiunge – costituiscono solo una parte dei 63 ghiacciai censiti nel 1962 in quest’area dove, daI 1982 ad oggi, registrano una diminuzione complessiva di superficie del 40%». (Agonb) Ffr 11:00.