Tumore del colon-retto, il ruolo strategico del biologo nella prevenzione oncologica

Diventa sempre più fondamentale il ruolo del Biologo nella prevenzione del cancro al colon-retto. Lo testimonia lo studio dei ricercatori dell’Università politecnica delle Marche (insieme con gli atenei di Vigo e Granada) che hanno scoperto, in laboratorio, che le cellule tumorali del colon, quando gli viene aggiunto del miele al corbezzolo, smettono di crescere e diffondersi. Secondo lo studio, che è stato poi pubblicato sul Journal of Functional Foods, “il trattamento con questo miele blocca il ciclo delle cellule del cancro regolando alcuni geni, inibisce la migrazione delle cellule, riduce la loro capacità di formare colonie e induce la loro morte programmata” ha commentato Maurizio Battino, coordinatore della ricerca. D’altronde che il cancro al colon-retto sia una vera e propria piaga, che affligge soprattutto i giovani europei, lo certifica un’indagine pubblicata sulla rivista Gut, che ha analizzato i tassi di incidenza di questo tipo di neoplasia negli ultimi 30 anni. Secondo i risultati di questo report, il tumore del colon-retto sta colpendo sempre di più i giovani adulti, specialmente nella fascia d’età dei 20-29 anni. Da qui dunque la necessità, per la ricerca, di compiere passi avanti, accelerando il lavoro sul fronte della prevenzione oncologica. Ed è in questa fase che il ruolo del Biologo acquisisce un ruolo strategico per non dire centrale.