Rischio salute e studio epidemiologico, Montano (Siru): “Serve cambio di approccio radicale”

Un “cambio di approccio radicale allo studio epidemiologico del rischio salute”. Lo ha chiesto il dottor il dott. Luigi Montano, uroandrologo, presidente della SIRU (Società Italiana di Riproduzione Umana) e coordinatore del progetto EcoFoodFertility, nel suo intervento di apertura al convegno (primo del suo genere in Italia) sul rapporto Ambiente- Infertilità, organizzato nei giorni scorsi a Siracusa.

“Per essere più rapidi ed efficaci nella prevenzione, per difendere le nuove e future generazioni dal’aumento esponenziale di incidenza delle malattie cronico-degenerative, in particolare nelle aree a rischio ambientale, occorre non solo puntare sugli esiti e sulla conta dei ‘morti e malati’ come fanno i registri tumori, ma focalizzarsi sulle patologie di fondo, sui primi segnali di danno che possono essere rilevati dai biomarcatori riproduttivi, ad esempio il liquido seminale, spia dell’ambiente e di salute generale, potenziale predittivo di patologie cronico-degenerative future” ha osservato il dottor Montano.

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