L’ONB partecipa alla preparazione dell’evento ministeriale “G7 ambiente”

L’Ordine Nazionale dei Biologi è stato invitato, il 23 marzo scorso, dal Ministero dell’Ambiente a una riunione preliminare di preparazione al G7 ambiente insieme alle associazioni di categoria e il mondo delle imprese.

Il G7 ambiente si svolgerà a Bologna l’11 e il 12 giugno ed è un evento che segue parallelamente le iniziative del G7 che si svolgerà a Taormina.

Il Ministro Galletti ha illustrato lo scopo del G7 ambiente che vuole consolidare gli impegni dell’agenda 2030 dell’ONU e gli accordi di Parigi (COP21). Per quello che riguarda l’Agenda ONU 2030 dobbiamo riferire che 17 dei 169 punti hanno riferimento a specifiche ambientali e per questo sono stati inclusi nel tavolo di discussione. Per quanto riguarda Parigi è necessario fare una verifica di quanto è stato fatto fino ad ora e cercare di accelerare il percorso degli obiettivi di cui è previsto un primo step nel 2018. In particolare, si deve valutare come saranno mobilitati i 100 miliardi previsti dagli accordi e come potranno essere monitorati. L’impegno del G7 è rivolto anche allo sviluppo sostenibile ed a incentivare la finanza verde. Nell’ambito della finanza verde è necessario riuscire ad integrare il percorso sulla struttura del sistema economico italiano costituito da piccole e piccolissime imprese.

A questo G7 Ambiente sono state invitate anche altre Nazioni che hanno un peso importante sul clima o in quanto parte in causa dei fenomeni in atto (Cina, Rwanda, Maldive,..).

Gli aspetti scientifici sono trattati con il confronto delle università ed a livello politico analizzati gli aspetti legati alle imprese e all’economia circolare .

Un aspetto importante è il coinvolgimento con l’AFRICA che è il continente in cui gli effetti dei cambiamenti climatici ed i problemi sociali in atto lo rendono un target prioritario per gli aiuti. L’Italia in questo si è impegnata molto anche attraverso la cooperazione internazionale con il supporto conoscitivo per la preparazione dei documenti necessari per la preparazione della conferenza e per definire le esigenze di ogni Paese.

Il Ministro dice che anche se si poteva fare di più l’Italia ha comunque mantenuto numerosi accordi e si è impegnata su numerosi fronti delle politiche ambientali. Ad esempio è stata un punto di riferimento per il problema dei rifiuti marini attraverso lo sviluppo d bioplastiche sostenendo la ricerca e lo sviluppo di aziende con una filiera attiva nazionale anche per ciò che riguarda i biocarburanti.

Quindi il G7 Ambiente dovrebbe prevedere circa 9 punti (Sviluppo Sostenibile, Cambiamento Climatico, Finanza Sostenibile, Uso Efficiente delle risorse, Inquinamento Marino, Banche Multilaterali di sviluppo per l’attuazione degli accordi di Parigi, Politiche ambientali, G7 per l’Africa).

Per quanto riguarda l’organizzazione del G7 Ambiente il Ministro si rivolge ai presenti chiedendo una collaborazione per proporre degli eventi che possano affiancarsi a quelli ufficiali dei tavoli tecnici in modo da ampliare l’impegno e l’attenzione sui temi ambientali proposti. Ognuno può proporre la propria iniziativa ma si consiglia di non proporre ulteriori approfondimenti con seminari ma attività-eventi tematici. Erano presenti anche il direttore generale Francesco La Camera e la Segreteria Ufficio Stampa Roberta De Marco.

 

Tra i partecipanti erano presenti Associazioni di industriali, Agenzie, Associazioni Cooperative, Unione Petrolifera, Ass. Industria Automobilistica, CNA, Agenzia Gas Naturale, etc.

 

 

A cura di
David Puccioni