“Shelf life”, vincitore del Premo Bio Plug in

Shelf life

Valentina Pellegrino Pratella

 

La shelf-life di un prodotto, letteralmente “vita del prodotto sullo scaffale”, è quel periodo di tempo durante il quale il prodotto mantiene le sue caratteristiche qualitative nelle normali condizioni di conservazione e utilizzo. E’ possibile avere la certezza che il prodotto alimentare posto in vendita non sia dannoso per il consumatore durante la sua shelf-life?

Lo scopo della start-up di Valentina Pellegrino Prattella è proprio questo. Si tratta di creare un database consultabile online capace di collezionare tutti i risultati provenienti da un’analisi microbiologica effettuata in laboratorio su matrici alimentari differenti. Chi consulta il database, potrà immettere due semplici valori (pH e aw), ottenendo in tempo reale la data di scadenza del proprio prodotto. Il vantaggio competitivo è quello di avere la certezza di mettere in commercio un alimento sicuro. Tale dato potrà essere ottenuto con due elementi competitivi che diventano il cuore competitivo della start-up: costi inferiori e tempi ridotti.

E’ questa la convinzione di Valentina Pellegrino Prattella, biologa siciliana, responsabile del progetto: “A new way for food security”. Da diversi anni Valentina collabora con la So.Gest Ambiente, partner per questo progetto, occupandosi di sicurezza alimentare, sia attraverso l’esecuzione di analisi microbiologiche di prodotti agroalimentari, sia attraverso la consulenza alle aziende che necessitano di avere a disposizione dati sempre aggiornati riguardo i loro prodotti. In questo contesto nasce il progetto Shelf Life, che vuole intervenire su quegli unici fattori che bloccano il produttore nell’effettuare analisi approfondite su ciò che produce, ossia i tempi lunghi e i costi elevati.

Scopo del progetto è di continuare uno studio comparativo e predittivo già avviato su differenti matrici alimentari (carni fresche, pesce fresco, pesce congelato, pesce affumicato, pesce sott’olio, latticini, salumi, uova, prodotti ready-to-eat) contaminate con basse quantità di Listeria monocytogenes (< 10 UFC/g), al fine di studiarne l’evoluzione in funzione dei tempi e delle modalità di conservazione. Questo studio fornirebbe i dati per la implementazione di una banca dati multimediale da mettere a disposizione degli OSA, della GDO e dei Grandi Marchi, che tenga conto sia della variabilità intrinseca legata al prodotto sia delle condizioni di trasformazione e di conservazione. L’applicazione di questo sistema nella pratica di lavorazione potrà garantire la sicurezza di un prodotto finito, fino alla data di scadenza.

La presenza di Shelf-Life all’Expo durante i quindici giorni di permanenza dell’Ordine Nazionale dei Biologi all’interno del Padiglione Italia permetterà alla start-up siciliana di esporre il suo obbiettivo e cercare finanziatori che aiutino ad effettuare altre analisi microbiologiche su altre marche alimentari con lo scopo di implementare il database dal punto di vista contenutistico, così come sarà necessario trovare un partner informatico per poter sviluppare la parte sistemistica.

L’industria del food and beverage va verso l’informatizzazione e, così, verso l’abbattimento di costi e tempi, due elementi oggi sempre più vitali per tutti gli operatori di settore.

 

Valeria Pellegrino Pratella, siciliana, si laurea in Biologia Cellulare e Molecolare con il massimo dei voti, e prosegue la sua carriera collaborando con un laboratorio di analisi ambientale e un’azienda che si occupa sempre di analisi ambientali al fine di garantire sempre la sicurezza nel settore agroalimentare.