Riforma del biologico: le novità

La produzione biologica è in continua evoluzione e fornisce un contributo importante in diversi Stati membri nell’UE, spesso carrello trainante di un settore in continuo cambiamento, che risente e riflette le diverse dinamiche del mercato. Una serie di normative e regolamenti hanno inquadrato la filiera a partire dal Regolamento (CE) 834/2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, al Regolamento (CE) 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 per quanto riguarda la produzione biologica, l’etichettatura e i controlli ovvero il Regolamento (CE) 1235/2008 recante modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 834/2007 relativo al regime di importazione di prodotti biologici dai paesi terzi. Normative nate per armonizzare e promuovere la produzione biologica.

Proprio per garantire una continuità nel complesso quadro legislativo comunitario il Consiglio dei Ministri agricolo ha presentato una proposta di regolamento relativo alla produzione e all’etichettatura dei prodotti biologici che presenterà in sede di Consiglio di “Agricoltura e Pesca” del 15 dicembre 2014 durante il periodo di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea.

Il testo si pone al centro di una questione delicata cercando di mediare tra chi, come la Commissione UE, cerca di elevare gli standard dei prodotti biologici, di semplificare la legislazione in materia e di impostare regole più condivise e chi invece, come le delegazioni dei paesi del Nord Europa, vorrebbe una normativa meno restrittiva rispetto a quella attuale che altrimenti potrebbe avere, dicono, ripercussioni sulla futura crescita del settore.

L’obiettivo è definire gli standard di produzione, le procedure per il controllo e la certificazione, non ultimo tutelare i consumatori. Di fatto molteplici sono le lacune dell’attuale normativa come appunto la complessità della norma, gli elevati costi di gestione, i controlli non sempre efficaci ed efficienti, le deroghe, insomma un insieme di fattori che non sempre sono in grado di soddisfare le aspettative dei consumatori più attenti.

Alcune importanti questioni affrontate dalla Commissione sono:

1) se mantenere o meno le aziende miste che praticano nella stessa unità sia il metodo tradizionale che biologico (seppure in unità separate): gran parte degli Stati membri si sono espressi a favore del loro mantenimento in quanto l’obbligo che vorrebbe imporre la Commissione di conversione di tutta l’azienda potrebbe generare una contrazione del mercato;

2) si vorrebbe eliminare la possibilità di conversione retroattiva, prevista dall’attuale Regolamento 834/2007, per poter garantire una concorrenza leale ed una maggiore trasparenza delle attività, ma ciò potrebbe scoraggiare le aziende e quindi sarebbe opportuno accompagnarle in questo percorso attraverso opportuni strumenti di sostegno;

3) negli anni sono state concesse alcune deroghe che la Commissione vorrebbe in gran parte eliminare a partire dal 2021. Alcune di queste deroghe riguradano l’uso di mangimi proteici non biologici nell’alimentazione dei granivori (art.43 del reg. (CE) 889/08) oppure l’impiego di input di origine non biologica in allevamenti. L’analisi del mercato ha evidenziato un crescente ricorso a questo mezzo che comporta dei vantaggi finanziari ma che di fatto sminuisce il senso o meglio l’obiettivo primario di questo settore;

4) la Commissione prevede regole chiare è più precise riguardo l’utilizzo del logo Ue;

5) controlli più efficienti al fine di garantire e migliorare la tracciabilità, introducendo la cosiddetta certificazione di gruppo, ossia un insieme di agricoltori la cui azienda comprende al massimo 5 ettari di superficie agricola le cui attività possono includere, oltre alla produzione di alimenti o mangimi, anche la loro trasformazione.

 

Queste, in sintesi, le novità che si preannunciano sul tavolo del biologico a dicembre di quest’anno. Un settore in forte ascesa sia sul fronte della domanda che dell’offerta e anche il mercato italiano ha risposto bene, confermando l’andamento positivo in atto negli ultimi anni. Da qui la necessità di un aggiornamento e miglioramento del quadro normativo anche in virtù dei casi di frodi alimentari che hanno investito la produzione negli ultimi mesi.

 

 

Dr.ssa Elga Baviera

Componente della Commissione permanente di Studio dell’ONB “Igiene, Sicurezza e Qualità”

 

 

Le NEWS sull’Igiene, Sicurezza e Qualità rappresentano una forma efficace ed efficiente di informazione/formazione di natura tecnico-­scientifica, legislativo-­giuridica, burocratica e di etica professionale, completamente gratuita, utile ai Biologi che operano, o intendono operare, nel settore della Sicurezza Alimentare, della Sicurezza sul Lavoro e dei sistemi di Qualità.

Chi volesse iscriversi al servizio News -­ Informazioni può:

A) compilare correttamente il format presente nel banner “Target News” del sito dell’Ordine (www.onb.it);

oppure

B) inviare una mail a l.atzori@onb.it scrivendo “Il/La sottoscritto/a …………, nato/a a ………….. (…..) con iscrizione all’Albo n. …….., con la presente chiede di poter essere iscritto/a al servizio NewsLetter “Igiene, Sicurezza e Qualità” dell’ONB”.

Al fine di poter leggere più celermente le News e le Informazioni che vengono di volta in volta inviate si consiglia di indicare in entrambi i casi sopra riportati (A e B) la mail comune e non la PEC.