Consuntivo del primo corso di Biologia Forense

Si è concluso sabato 9 novembre il primo appuntamento con la Scuola Permanente in Biologia Forense. Tra le oltre 100 candidature pervenute, sono stati dieci i biologi selezionati che hanno partecipato alla prima edizione.

Ad oggi le opportunità di formazione per coloro che aspirano a trovare un’occupazione nel settore, così come per coloro che già vi operano, spesso ad alti livelli (forze di Polizia e Carabinieri), sono pochissime.

Proprio per sopperire a questa mancanza, a partire da quest’anno, la Scuola Permanente organizza tre differenti corsi di livello progressivo, il base, l’intermedio e l’avanzato.

<<L’esperienza del primo corso è stata davvero molto positiva – afferma Emiliano Giardina, responsabile scientifico del Corso. L’impostazione di carattere pratico che abbiamo dato alla scuola, che vede accompagnata ogni fase analitica dalla pratica di laboratorio, ha incontrato il favore degli studenti e soprattutto consolidato la loro formazione laboratoristica>>.

Obiettivo del primo incontro è stato quello di acquisire le competenze teorico-pratiche alla base delle indagini di accertamento della parentela, partendo dalle corrette tecniche di analisi fino ad arrivare ai criteri d’interpretazione dei dati ottenuti.

Ogni studente ha potuto eseguire personalmente tutte le procedure d’analisi: dall’estrazione del DNA, alla caratterizzazione molecolare fino all’interpretazione dei risultati. Ognuno, quindi, ha potuto eseguire un’indagine di paternità confrontandosi con le difficoltà tecniche ed interpretative che spesso ne emergono.

Di assoluta rilevanza scientifica è stata la partecipazione, tra i diversi docenti, dell’ill.ma Dr.ssa Daniela Bianchini, Giudice del Tribunale di Roma esperto di diritto di famiglia. Questa, infatti, ha dispensato consigli ai discenti, fornendo preziosi dettagli circa i requisiti professionali che chiunque voglia lavorare nel settore deve necessariamente possedere.

Possiamo affermare, con soddisfazione, che la Scuola Permanente ha abilmente centrato il suo obiettivo, ossia colmare il vuoto formativo tra l’acquisizione del titolo accademico (laurea e/o master) ed il reale inserimento nel mondo del lavoro.