Roma, 23 agosto 2023 (Agenbio) – Grazie alle onde luminose estreme sarà possibile concentrare energia in modo preciso e non-invasivo in tessuti tumorali profondi. A scoprirlo è stato un gruppo di ricerca formato da Università La Sapienza di Roma, Istituto dei sistemi complessi del Cnr, Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, che è riuscito nella trasmissione di luce laser di intensità estrema attraverso tumori millimetrici.
Il risultato, pubblicato su Nature Communications, apre importanti prospettive per nuove tecniche di fototerapia per il trattamento del cancro.
«Studiando la propagazione laser attraverso sferoidi tumorali – spiega Davide Pierangeli (Cnr-Isc) – ci siamo accorti che all’interno di un mare di debole luce trasmessa c’erano dei modi ottici di intensità estrema che possono essere utilizzate per attivare e manipolare sostanze biochimiche».
«Il nostro studio – aggiunge Claudio Conti (La Sapienza) – mostra come queste onde estreme siano in grado di trasportare spontaneamente energia attraverso i tessuti».
«Con questo raggio laser estremo potremmo sondare e trattare in maniera non-invasiva una specifica regione di un organo. Abbiamo mostrato come tale luce può provocare aumenti di temperatura mirata che inducano la morte di cellule cancerose, e questo – conclude Massimiliano Papi (Cattolica – Policlinico Gemelli) ha implicazioni importanti per le terapie fototermiche». (Agenbio) Etr 12:00.