Via libera dell’AIFA a uno studio in collaborazione con l’Università di Oxford, per indagare se l’idrossiclorochina ha un ruolo di prevenzione dell’infezione negli operatori sanitari. Lo scrive il portale DottNet, riferendosi al farmaco che da subito è finito al centro dell’attenzione nel ventaglio dei vecchi medicinali da utilizzare contro il nuovo nemico, il COvid-19, per il quale, al momento, non c’è ancora alcuna cura specifica. La notizia, prosegue il portale scientifico, ha provocato anche casi di accaparramento, con conseguenza per i malati di artrite reumatoide che ne debbono fare uso. IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar in provincia di Verona, sarà ora in prima linea nella ricerca. In Italia sono almeno 800 i volontari, tra medici, infermieri e operatori sanitari, già arruolati nel mega test, i cui risultati potrebbero arrivare entro l’anno.
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