Dal vaccino dell’herpes zoster un’arma per ridurre il rischio di demenza

Roma, 23 dicembre 2025 (Agenbio) – Il vaccino contro l’herpes zoster riduce il rischio di demenza e potrebbe rallentarne la progressione. Lo rivela uno studio condotto alla Stanford Medicine, pubblicato su Nature e su Cell. L’herpes zoster ha origine dallo stesso virus che causa la varicella. Dopo aver contratto la varicella, il virus rimane dormiente nelle cellule nervose per sempre, ma negli anziani o in chi ha un sistema immunitario debole, può riattivarsi e causare l’herpes zoster. La demenza colpisce oltre 55 milioni di persone in tutto il mondo, i ricercatori stanno esplorando nuove strade, tra cui il ruolo di alcune infezioni virali. Analizzando le cartelle cliniche di oltre 280mila anziani in Galles, il vaccino è risultato associato a una diminuzione del 20% della probabilità di sviluppare demenza nei sette anni successivi alla vaccinazione. Un risultato possibile grazie a un “esperimento naturale” assegnando l’accesso al vaccino in base all’età, 79 anni, creando due gruppi omogenei quasi randomizzati. Lo studio ha inoltre mostrato che chi ha ricevuto il vaccino dopo la diagnosi di demenza ha avuto una progressione più lenta della malattia e una mortalità per demenza più bassa nei nove anni di follow-up. L’effetto protettivo è risultato più pronunciato nelle donne. Si consolida così l’ipotesi che virus neurotropici possano contribuire allo sviluppo della demenza e suggeriscono che la vaccinazione potrebbe essere un intervento preventivo e terapeutico importante nei confronti della demenza. (Agenbio) Mmo 9:00