Roma, 16 dicembre 2025 (Agenbio) – Chi ha l’emicrania cronica sa bene cosa significa quel ciclo di sofferenza: crisi che durano più di quindici giorni al mese, unite a nausea, vomito e un fastidio tremendo per luci e suoni forti. È un problema che può bloccare completamente il lavoro, i rapporti sociali e la vita di tutti i giorni. Però, una nuova sostanza sta rivoluzionando la situazione. Al Congresso Europeo sulle Cefalee sono stati presentati risultati positivi riguardo al fremanezumab, un anticorpo monoclonale che punta al CGRP. Nei malati italiani coinvolti nello studio mondiale PEARL, questo farmaco ha mostrato un effetto chiaro: quasi la metà di loro ha visto dimezzarsi i giorni di forte mal di testa ogni mese. Dopo un anno intero, tre quarti dei partecipanti hanno notato un calo importante della limitazione causata da questa patologia. Nelle forme più insistenti, più della metà dei malati ha raggiunto meno di sette episodi di emicrania al mese. L’emicrania spesso va a braccetto con ansia e depressione, interessando fino a un quarto dei soggetti, per questo i medici sottolineano quanto sia cruciale prendersi cura del paziente nella sua interezza. Le cure attuali funzionano bene, ma non possono sostituire abitudini di vita sane: mangiare in modo bilanciato, dormire bene e fare esercizio fisico restano basi essenziali per tenere sotto controllo il disturbo e rendere più forti gli effetti delle terapie. (Agenbio) Emanuela Birra 12:00




