Gimbe: nel 2024 gli italiani hanno speso oltre 41 miliardi per la sanità privata. Sei milioni circa rinunciano alle cure

Roma, 26 novembre 2025 (Agenbio) – La privatizzazione del sistema sanitario è sempre più reale, lo dice il Gimbe secondo cui ammonta a 7,2 miliardi la spesa delle famiglie che si rivolgono alla sanità privata per diagnosi e cura. Un dato allarmante considerato che in sette anni, la spesa per la sanità privata è aumentata del 137%. L’urgenza di sottoporsi esami e cure, i tempi di attesa lunghissimi rappresentano un grave problema: mancano risposte nel pubblico e così 5,8 milioni di italiani rinunciano a curarsi. Tra il 2016 e il 2023 la spesa delle famiglie alle strutture sanitarie, prevalentemente di diagnostica ambulatoriale, che erogano prestazioni senza alcun rimborso a carico del pubblico è aumentata del 137%, passando da 3,05 miliardi a 7,23 miliardi. Nel 2024 la spesa sanitaria delle famiglie ha toccato i 41,3 miliardi di euro, pari al 22,3% della spesa sanitaria totale; nel 2012 era pari a 32,4 miliardi. Di questi soldi ben 12,1 miliardi sono andati alle farmacie per l’acquisto di farmaci e altri prodotti o servizi, 10,6 miliardi a professionisti sanitari (di cui 5,8 miliardi odontoiatri, 2,6 miliardi ai medici, poco più di 1 agli psicologi e il rimanente ad altri professionisti), 7,6 miliardi alle strutture private accreditate, 7,2 miliardi al privato “puro”, cioè alle strutture non accreditate, e 2,2 miliardi alle strutture pubbliche per l’intramoenia e altro. (Agenbio)