Roma, 25 novembre (Agenbio) – I nuovi farmaci anti-obesità riducono il rischio di mortalità causata dal cancro al colon. A rivelarlo è uno studio dell’università della California di San Diego, pubblicato su Cancer Investigation. Dall’indagine condotta su oltre 6.800 pazienti affetti da tumore del colon, è emerso che chi assumeva agonisti Glp-1 presentava un rischio di morte entro 5 anni più che dimezzato (15,5 per cento contro 37,1) rispetto a chi non li assumeva. Dopo aver corretto i dati per età, indice di massa corporea Bmi, gravità della malattia e altri fattori di salute, gli utilizzatori di Glp-1 agonisti hanno comunque mostrato probabilità di decesso significativamente inferiori, suggerendo un effetto protettivo forte e indipendente conferito da medicinali anti-obesità. Secondo i ricercatori, il beneficio in termini di sopravvivenza è più pronunciato nei pazienti con Bmi molto alto (oltre 35), suggerendo che gli agonisti Glp-1 possano contribuire a contrastare le condizioni infiammatorie e metaboliche che peggiorano la prognosi del cancro al colon. Gli autori della ricerca ritengono, inoltre, che diversi meccanismi biologici possano spiegare questo collegamento: oltre a regolare la glicemia, gli agonisti Glp-1 riducono l’infiammazione sistemica, migliorano la sensibilità all’insulina e promuovono la perdita di peso, tutti fattori che possono inibire i percorsi che alimentano il tumore. (Agenbio) Etr 11:00




