La narrazione degli eventi può influenzare il modo in cui li ricordiamo

Roma, 7 novembre 2025 (Agenbio) – Il modo in cui veniamo a conoscenza di un evento può influenzarne il ricordo. È quanto emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, condotto dagli scienziati della McGill University. Il team, guidato da Signy Sheldon, ha esplorato la correlazione tra strategie narrative e l’immagazzinamento dei ricordi. Il gruppo ha narrato a 35 partecipanti delle storie con eventi principali identici, ma con sfumature nei dettagli elaborativi. Ci si è concentrati su 2 focus diversi: dettagli concettuali, che descrivevano sentimenti e interpretazioni di una persona durante gli eventi principali, e informazioni percettive, legate alle osservazioni concrete sugli eventi principali. I volontari sono stati monitorati tramite tecniche di neuroimaging. I risultati mostrano che le diverse reti cerebrali concettuali e percettive attive durante le storie potevano predire quanto bene i partecipanti ricordassero in seguito gli elementi principali della storia. “Sappiamo da tempo – commenta Sheldon – che individui e gruppi diversi preferiscono strategie di memorizzazione differenti. Gli anziani tendono a coinvolgere maggiormente il sistema di memoria concettuale rispetto ai giovani, che preferiscono coinvolgere il sistema di memoria percettiva quando vivono un evento. Significa che i primi potrebbero elaborare gli eventi descritti con dettagli concettuali meglio dei giovani – conclude – potremmo essere in grado di personalizzare le informazioni in base alle diverse fasce d’età per favorire il miglioramento della memoria”. (Agenbio) Mmo 9:00