Roma, 6 novembre 2025 (Agenbio) – Lo studio dell’Università della Florida e del MD Anderson Cancer Center pubblicato su Nature, conferma che ricevere un vaccino anti-Covid a mRNA entro 100 giorni dall’inizio della terapia immunologica raddoppia la sopravvivenza ai tumori avanzati al polmone o alla pelle. Su oltre mille pazienti, chi aveva ricevuto il vaccino a mRNA viveva in media 37,3 mesi, contro i 20,6 dei non vaccinati. Nei casi di melanoma metastatico la sopravvivenza è aumentata da 26,7 mesi a oltre 30. Lo studio, guidato da Elias Sayour, oncologo pediatra e docente all’Università della Florida, e Adam Grippin del MD Anderson Cancer Center, è il risultato di oltre 10 anni di ricerche su vaccini mRNA progettati per “risvegliare” il sistema immunitario contro le cellule tumorali. “Potremmo arrivare a un vaccino universale, pronto all’uso, per tutti i pazienti oncologici”, ha spiegato Sayour. La tecnologia mRNA può stimolare una potente risposta antitumorale anche senza mirare a uno specifico antigene. L’mRNA induce un’intensa attivazione immunitaria che potenzia l’efficacia dei farmaci immunoterapici in grado di “liberare i freni” del sistema immunitario. “Il vaccino agisce come un razzo segnalatore che richiama le cellule immunitarie dai tumori ai linfonodi, dove possono riorganizzarsi e combattere meglio il cancro”, ha aggiunto Sayour. Lo studio, finanziato dal National Cancer Institute, rappresenta una tappa chiave nel percorso che porta le tecnologie mRNA oltre la pandemia. (Agenbio) Mmo 10:00




