Il rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) richiede interventi strutturali che possano incidere positivamente sulla qualità e sull’efficienza dei servizi sanitari offerti. Nel disegno di legge di bilancio 2026 è previsto, tra gli altri, l’adeguamento delle tariffe sanitarie e include le tariffe di specialistica ambulatoriale e protesica: stanziati 100 milioni di risorse vincolate nel 2026 e 183 milioni a decorrere dal 2027 per l’adeguamento delle tariffe di specialistica ambulatoriale e protesica. “Tale misura – recita l’articolo 67 -, risponde all’esigenza di allineare le tariffe ai costi effettivi delle prestazioni e di rendere più equilibrata la remunerazione tra pubblico e privato accreditato, in un contesto di crescente domanda di prestazione ad alta complessità e tecnologia”.
L’adeguamento delle tariffe sanitarie previsto dal DDL 2026 include anche:
- Tariffe dei ricoveri per acuti: stanziati 350 milioni a decorrere dal 2026 per adeguare le tariffe dei ricoveri per acuti.
- Rideterminazione dei tetti di spesa farmaceutica: previsti 350 milioni per la rideterminazione dei tetti di spesa farmaceutica, sia per gli acquisti diretti (+0,20%) sia per la spesa convenzionata (+0,05%).
- Aumento del tetto di spesa per i dispositivi medici: stanziati 280 milioni l’anno per l’aumento del tetto di spesa per i dispositivi medici.
Misure che mirano a garantire un’adeguata remunerazione delle prestazioni sanitarie e a sostenere il sistema sanitario nazionale.
Un altro punto è la promozione della collaborazione e dell’integrazione tra i diversi servizi sanitari così da garantire che i pazienti ricevano cure continue e coordinate. Qui si inseriscono le farmacie di servizio che svolgeranno un ruolo importante come presidi sanitari di prossimità, offrendo servizi di prevenzione, diagnosi e trattamento a livello locale. Le linee guida ministeriali emanate in seguito al Protocollo d’intesa tra FNOB e FOFI saranno uno strumento operativo fondamentale per definire le modalità di integrazione tra farmacie, laboratori e altri servizi sanitari, stabilire gli standard di qualità e sicurezza per i servizi offerti, garantire la formazione e l’aggiornamento dei professionisti sanitari coinvolti e promuovere la collaborazione e la comunicazione tra i diversi attori del sistema sanitario. A riguardo l’articolo 68 del DDL riguarda la farmacia dei servizi, “che segna il passaggio dalla fase sperimentale alla piena integrazione delle farmacie pubbliche e private convenzionate nel SSN, riconoscendole come presidi sanitari di prossimità”.




