Roma, 1 ottobre 2025 (Agenbio) – Un nuovo modello di intelligenza artificiale promette di rivoluzionare la diagnosi dei noduli tiroidei, rendendola più rapida, oggettiva e sicura. Lo studio multicentrico, pubblicato su Herald Scholarly Open Access, ha testato il sistema su 1.500 ecografie multiparametriche, dimostrando una sensibilità del 96% e una specificità del 95%. I noduli tiroidei sono molto comuni, ma solo il 5-10% è maligno. Riconoscere i casi a rischio è la vera sfida, soprattutto perché l’interpretazione ecografica può variare in base all’esperienza del medico. Qui entra in gioco l’AI, capace di cogliere dettagli che solitamente solo un occhio allenato nota. “Le diagnosi dell’algoritmo concordano per oltre il 95% con quelle dei migliori ecografisti”, spiega Francesco Pignataro, primo autore dello studio e direttore del dipartimento di diagnostica per immagini e AI del consorzio Humanitas. L’intelligenza artificiale, precisa, non sostituisce il medico: funge da “super-esperto” che affianca il clinico, riducendo la variabilità tra operatori e rafforzando la sicurezza diagnostica. In caso di dubbi, resta comunque decisivo il giudizio umano. L’AI diventa così un alleato prezioso, capace di combinare la sua potenza di calcolo con l’esperienza insostituibile dei medici, a beneficio dei pazienti. (Agenbio) Des 14.00
