Roma, 12 settembre 2025 (Agenbio) – Scoperto un nuovo meccanismo che spiega la preeclampsia e il suo legame con l’ipertensione e la malattia renale cronica. Lo studio, realizzato dal Meyer di Firenze, rivela che un particolare tipo di cellule renali – i progenitori renali – svolge un ruolo chiave nell’adattamento del rene alla gravidanza. Queste cellule, attivate dagli estrogeni, generano nuove cellule fondamentali per il filtro renale, contribuendo a rispondere all’aumento del lavoro che il rene affronta durante la gestazione. Quando questo meccanismo si altera, può svilupparsi la preeclampsia, con conseguenze per la madre e il bambino. “Durante la gravidanza – spiega Paola Romagnani, responsabile Nefrologia e Dialisi del Meyer – il rene della donna deve lavorare per la madre e il feto e aumenta fino al 150 per cento della sua dimensione. Questo richiede un adattamento profondo della struttura renale. Abbiamo scoperto che gli estrogeni attivano i progenitori renali, che a loro volta generano nuove cellule podocitarie, fondamentali per mantenere la funzione di filtro del rene. Se questo meccanismo non funziona, si sviluppa la preeclampsia”. “Dieci anni fa abbiamo provato a coltivare i progenitori renali da campioni di urina. In laboratorio eravamo tutte donne: due erano in gravidanza e solo dai loro campioni le colture crescevano regolarmente. Impossibile fosse una coincidenza. Da lì l’idea: in gravidanza il rene aumenta di volume perché questi progenitori si espandono per reggere il carico extra. Forse è anche per questo che le donne in età fertile sono più protette da ipertensione e malattia renale cronica”. (Agenbio) Etr 12.00