Il taser può fermare il cuore: “Va rivisto il suo uso”

Roma, 28 agosto 2025 (Agenbio) – A lanciare l’allarme è Mario Balzanelli, presidente della SIS118, che invita a riflettere seriamente sull’uso del taser da parte delle forze dell’ordine. “Non possiamo ignorare i rischi. In alcuni casi, anche pochi secondi dopo la scarica, può provocare un arresto cardiaco”, spiega. Il taser è in dotazione alla polizia italiana dal 2018. Funziona sparando due piccoli dardi collegati a fili che trasmettono una scarica elettrica. Lo scopo è immobilizzare, ma la scarica – ripetuta 20 volte al secondo per circa cinque secondi – può comportare conseguenze gravi, soprattutto su chi ha problemi cardiaci. “Negli Stati Uniti ci sono già stati diversi casi documentati e anche in Italia si sono verificati episodi simili”, aggiunge Balzanelli. Per questo motivo chiede che l’uso del taser sia rivalutato a livello istituzionale. E, nell’immediato, propone almeno un passo concreto: “Ogni pattuglia dotata di taser dovrebbe avere con sé un defibrillatore e agenti formati per usarlo”. (Agenbio) Des 13.00