Allarme botulismo: ecco la nota del Ministero per test rapidi ed efficaci. La diagnosi dei laboratori è “essenziale per contenere il rischio di propagazione della malattia”

Roma, 14 agosto 2025 (Agenbio) – Allarme botulismo. Il Ministero della Salute ha inviato il documento con gli indirizzi operativi su botulismo e sicurezza alimentare  “l’obiettivo – si legge nella nota di 29 pagine -, è garantire la sicurezza alimentare attraverso l’adozione di tempestive misure a tutela della salute pubblica in occasione di incidenti di botulismo alimentare”. Il documento fornisce indicazioni per individuare il più rapidamente possibile i potenziali veicoli alimentari responsabili dell’intossicazione e le modalità di conduzione delle analisi per la conferma di laboratorio. I biologi svolgono così un ruolo fondamentale. Nel documento inviato dal Ministero viene sottolineato la necessità di garantire test efficaci e in tempi rapidi soprattutto alla luce dei focolai che si sono sviluppati in Calabria e Sardegna: “i laboratori – è scritto -, devono garantire l’esecuzione delle analisi e la diffusione dei risultati alle Autorità competenti coinvolte nella gestione dell’incidente”. Per il Ministero “la diagnosi di laboratorio dei sospetti clinici, oltre ad escludere eventuali altre malattie a carico del sistema nervoso centrale che rientrano in diagnosi differenziale con il botulismo è essenziale per contenere il rischio di propagazione della malattia e per la corretta classificazione del caso a fini epidemiologici” così come prescritto dalla Decisione 2008/426/EC e s.m.i.  Importante la multidisciplinarietà. L’indagine epidemiologica, soprattutto nei focolai di botulismo in cui si sospetta il coinvolgimento di prodotti industriali, “richiede – recita il documento” -, competenze multidisciplinari nei settori della medicina, epidemiologica, diagnosi di laboratorio, microbiologia e chimica degli alimenti, sicurezza alimentare e valutazione del rischio. Poiché il personale coinvolto in questa attività generalmente afferisce a diverse unità operative o addirittura a diverse strutture e Autorità competenti – continua la nota -, è fondamentale la cooperazione e il coordinamento di
tutti gli attori. A prescindere dall’organizzazione interna, ogni Dipartimento di Prevenzione dovrebbe avere una procedura che disciplini le competenze e l’organizzazione di un team multidisciplinare di pronto intervento”. “Il gruppo di lavoro – prosegue la nota -, tuttavia non può e non deve essere chiuso, infatti, in funzione delle caratteristiche dell’incidente che deve essere investigato, potrebbe essere necessario includere ulteriori specifiche professionalità. Nel team è di fondamentale importanza il ruolo del coordinatore che dovrà essere in grado pianificare le attività di tutti i componenti del team stesso, coordinarsi con eventuali altre strutture coinvolte nella gestione dell’incidente e produrre i report e le relazioni destinate alle Autorità competenti regionali e centrali”.

 

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