Roma, 14 agosto 2025 (Agenbio) – I biologi giocano un ruolo fondamentale nello studio del botulino, sia per comprenderne il meccanismo d’azione che per sviluppare strategie di prevenzione e trattamento. E in questi giorni è quanto mai attuale il tema dopo i casi in Calabria e Sardegna, la morte di due persone e il ricovero di 15 intossicati. I biologi studiano il batterio Clostridium botulinum, identificandone le diverse specie e ceppi, e analizzando le loro caratteristiche genetiche e metaboliche. Il botulismo è una malattia grave che può portare alla paralisi muscolare e, in alcuni casi, alla morte. In tal senso i biologi contribuiscono allo sviluppo di test di laboratorio per identificare la presenza del batterio o della tossina nel cibo e nell’ambiente, permettendo una diagnosi tempestiva del botulismo. Non solo. I biologi sono coinvolti nella ricerca di terapie per il botulismo, tra cui lo sviluppo di antitossine, farmaci e vaccini. Intanto si sono tenuti oggi a Napoli i funerali di Luigi Di Sarno il 53enne originario di Cercola morto per un’intossicazione da botulino dopo aver mangiato un panino con salsiccia e friarielli acquistato da un food truck a Diamante, in Calabria. L’uomo, artista noto e stimato in Campania, è morto mentre stava facendo ritorno a casa. Da subito si è sospettato che fosse morto per una intossicazione da botulino: la conferma arriverà dai risultati dell’autopsia, eseguita due giorni fa. Oltre al napoletano, anche Tamara D’Acunto, 45enne residente proprio a Diamante, ha perso la vita per una sospetta intossicazione da botulino dopo aver mangiato dallo stesso ambulante a cui si era rivolto Di Sarno. Per i due decessi sono indagate nove persone: si tratta del proprietario del food truck, dei tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto sospettato di essere contaminato da botulino e di cinque medici delle strutture sanitarie a cui si sono rivolti i due pazienti. (Agenbio)